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Un asilo fatto in tre giorni per i  bimbi di Montemonaco

La Protezione civile di Auronzo l’ha donato al Comune marchigiano terremotato. Zanella: «Grazie a tutti anche per i 3 mila euro raccolti: pensiamo al gemellaggio»

 

06 febbraio 2017

 

AURONZO. Babbo Natale (un po’ in ritardo) da Auronzo ha portato l’asilo a Montemonaco. Quel mostro del terremoto sembra meno minaccioso dentro le casette gialloblù e la neve non morde più le manine dei piccoli di Montemonaco, in provincia di Ascoli. I sorrisi di Marco, Giulia, Petra, Nico, Eva Maria, Francesca, Giorgia, Fiorella, Alida e Barbara sono stati la migliore ricompensa per la Protezione civile di Auronzo.

Il presidente Adriano Zanella e una squadra formata da Luigi Fachin, Maurizio Andrea Bortot, Mario e Stefano Bianchi e Piero Corte Bai in soli tre giorni hanno costruito l’asilo che già stamattina potrà ospitare i sette ragazzini, le maestre e la bidella: «È stato emozionante quando abbiamo tagliato il nastro dell’asilo e ci è stato consegnato un foglio con un cuore disegnato, con le impronte delle mani sporche di vernice, e dentro i nomi di coloro che potranno frequentare la struttura», sottolinea Zanella, «dobbiamo ringraziare tutti quelli che hanno contribuito a questa realizzazione: segheria Monti, legnami De Fausti, Casanova materiali edili, Da Pra Colo Giobatta, De Pol Roberto,Tramontin colori e Ferrart».

L’idea di ripartire dall’asilo, in questo paese terremotato di 800 abitanti, era nata nel mese di novembre: «Ero stato da quelle parti per un turno della Protezione civile, dal 12 al 19 e avevo avvertito la necessità di fare qualcosa di concreto per i più piccoli. Quando sono tornato ad Auronzo e l’ho proposto, c’è stato subito un grande entusiasmo. È bastato fare qualche telefonata per raccogliere l’occorrente e rimettersi in viaggio con il materiale: tre giorni sono bastati a montare una struttura da 30 metri quadri e riempirla di giocattoli, compresa la nostra mascotte».

C’è stata anche una raccolta di soldi ad Auronzo: «Avevo aperto un conto corrente alla Banca Popolare dell’Alto Adige e, in poco tempo, siamo riusciti a mettere insieme 3 mila euro. Li ho consegnati al sindaco Onorato Corbelli, perché non mi fiderei mai di affidarli al primo che capita. Chi vuole, può continuare a contribuire, nel frattempo devo registrare il fatto che molti privati hanno versato quello che potevano e ci sono stati degli interventi significativi del Corpo musicale e del Mercatino della solidarietà con Lucia Baghetti».

Il prossimo passo potrebbe essere un gemellaggio tra Auronzo e Montemonaco: «L’altra sera Corbelli ha accennato a questo e adesso bisognerà sentire cosa ne pensa il nostro sindaco Francesca Larese Filon. Sarebbe bello ospitare i ragazzini marchigiani, magari già la prossima estate».

di Gigi Sosso (CorriereDelleAlpi)