«C’è stato di allerta ma nessuna criticità»
Auronzo. Protezione civile al lavoro per monitorare il territorio anche a Misurina e a Cima Gogna
AURONZO. Stato di allerta ma nessuna preoccupazione specifica. Quella di ieri è stata una giornata particolarmente impegnativa per la protezione civile di Auronzo, che ha impiegato due squadre a rotazione per tenere sotto controllo la situazione dei fiumi Giralba, Gravasecca e Vaccia, i più ingrossati dalle forti piogge.
Sui guadi a ridosso della nuova pista ciclabile si è accumulato parecchio materiale detritico ma l’utilizzo di una pala meccanica provvederà in breve tempo a rimuoverlo, si tratta di un iter già ben collaudato», spiega il responsabile Adriano Zanella, «per il resto non sono state registrate criticità ma fin quando non cesserà l’allerta meteo emanato dalla Regione saremo chiamati a sorvegliare costantemente tutti i corsi d’acqua presenti sul territorio».
Situazione diversa a Misurina dove nel frattempo ha fatto capolino anche la neve.
Sul versante della frana venuta giù dal Popena ad inizio agosto, abbiamo deciso di innalzare lo stato di attenzione mantenendo una guardiania fissa», prosegue Zanella, «il maltempo rende la situazione in costante evoluzione in un’area ancora soggetta a consistenti flussi turistici».
A proposito della frana di Misurina, nei giorni scorsi sono iniziati i primi lavori volti al consolidamento della parete franata. La colata di inizio agosto si è fermata a poche centinaia di metri dall’hotel Lavaredo che nel frattempo è ancora aperto.
Anche se nel piazzale antistante l’hotel, fino a pochi giorni fa pieno di auto, adesso ci siamo solo noi», racconta Zanella.
Altro fronte soggetto a controllo minuzioso è quello di Cima Gogna dove nei mesi scorsi una frana di grandi dimensioni ha ostruito pericolosamente il regolare corso del fiume Piave.
L’ultimo sopralluogo non ci ha permesso di risalire la frana per motivi di sicurezza», dice ancora Zanella, «la situazione però è sotto controllo visto che il bacino artificiale creato dalla frana si sta svuotando in maniera autonoma». Anche nel caso di Cima Gogna sono in corso i primi interventi volti a realizzare una via d’accesso per permettere ai mezzi meccanici di raggiungere l’area della frana.
Adesso sarà più semplice riuscire a rimuovere i grossi massi», conclude il responsabile della protezione civile di Auronzo; che poi annuncia: «Siamo in stand by per raggiungere Livorno con un nostro bob cat».
(Gianluca De Rosa) CorriereDelleAlpi